Seducere

tumblr_mfsydy251W1rlb3hco1_500-485x323

Ciao a tutti ragazzi Oggi riprenderò un argomento estremamente importante di cui già un paio di lezioni fa via ha parlato L.. Il motivo è semplice, riteniamo sia meglio trattarlo entrambi per cercare di dare due visioni -che seppur molto simili- possano farvi comprendere maggiormente il concetto, poiché vengono da due persone diverse.

Il concetto di Premio. Sì, il premio, essere, sentirsi il premio, è qualcosa di fondamentale. Ne avevamo già accennato parlando dei frames, ogni volta che interagiamo con qualcuno, si creano come delle cornici, entro le quali e attraverso le quali, noi e le persone con cui interagiamo, vediamo l’interazione stessa: è il messaggio sotteso, è, per dirla in modo semplice, il tipo di rapporto che si instaura. E cosa centra l’essere il premio, con questo? Semplice, è un tipo di impostazione dell’interazione. Deve diventare un modo di essere, non solo in una specifica interazione, ma in TUTTE o quasi le interazioni con chiunque. Ok, spieghiamoci meglio.

Essere il premio significa sentire il proprio valore, essere consci di quanto si vale come persona, delle nostre abilità e capacità relazionali, vuol dire sentire di non essere da meno rispetto agli altri, anzi. Per sedurre essere e sentirsi il premio è, essenziale. Vi sarà sicuramente capitato di parlare con una persona che vi piace, e di aver sentito che stavate dando molta importanza ai suoi atteggiamenti, alle sue risposte, ad ogni sua manifestazione fosse essa fisica o verbale. Vi sarà capitato di trovarvi quasi a mettere in discussione ciò in cui credevate quando era questa persona a metterle in discussione. vi sarà capitato di mettere da parte le vostre esigenze, semplicemente perché era questa persona a chiedervelo. Ecco, lei era il premio. Quello sopra descritto è il classico atteggiamento del mettere su di un piedistallo l’altra persona. Risultato? L’altro finisce per non provare attrazione, fondamentalmente si annoia. Perché succede questo?

Tutti noi, uomini e donne, cerchiamo negli altri persone di carattere, che abbiano le proprie idee, che siano coerenti, in linea con i propri desideri, con le proprie passioni, che sappiano in cosa credono e cosa vogliono, e che non si lasciano deviare facilmente. Perché?. Perché questo è sintomo di autostima, è sintomo di valore sia sociale che intrinseco; la determinazione, ad esempio, è uno dei caratteri più attraenti che una persona possa avere. Al contrario, mostrare di non avere una personalità decisa, di essere per così dire persone “molli”, inerti, passivi e troppo adattivi nei confronti degli altri (ho detto troppo adattivi, una buona dose di flessibilità è al contrario una qualità fantastica, che ultimamente sembra scarseggiare pericolosamente), dicevo i troppo adattivi finiscono per risultare poco interessanti e di scarso valore. E lo sapete bene, tutti vogliono avere accanto persone di valore, da cui imparare, da cui ricevere attenzione, perché questo -ma non credo ci sia bisogno che ve lo dica io- li fa sentire automaticamente di valore. Pompa l’autostima stare con una persona intelligente e bella, no?

Ecco che essere il premio nell’interazione, mostra tutti questi caratteri positivi. Mostra che abbiamo degli standards, che cerchiamo persone altrettanto valide, che non siamo quindi facili da avere, crea una sorta di sfida, instaura un gioco di parti per cui l’altro sarà portato a volerci, a cercare di sedurci, di farci capitolare. Capite la potenza di tutto questo? Se poi viene mischiato con una buona dose di spudorata spontaneità, il cocktail è perfetto. Ma come si fa ad essere il premio?.

Innanzitutto bisogna convincersene. Bisogna cominciare a pensare che sì: “io sono la persona migliore con cui qualcuno può voler stare”, e non si tratta di arroganza o presunzione, si tratta di convincersi per primi del proprio valore, della propria unicità. è la solita storia, se non lo siamo noi convinti per primi, come possono esserlo gli altri? Per convincersi di ciò, le esperienze giocano un ruolo FONDAMENTALE. Provando sul campo, consoliderete in voi l’idea che, davvero, avete delle capacità, che devono solo uscire fuori, e sta a voi farle uscire, e che davvero, SIETE INTERESSANTI, e sta a solo voi mostrarlo. 

Ma attenzione, Chiaramente potranno esserci delle esperienze negative, potreste trovarvi qualche volta a dubitare di voi stessi, ed io vi dico, perché ci sono passato, che non ci dovete fare caso, non abbattetevi troppo, di giornate storte ne capitano, ma questo non significa che ci sia qualcosa che non va in voi. Anzi, vi dirò di più, è proprio da quelle situazioni che spesso si deve prendere la spinta, la grinta necessaria per diventare davvero se stessi, il premio. Ripeto, il giudizio altrui in questi momenti deve diventare un buffo fumetto, rimanete fissi sull’obiettivo, non lasciatevi deviare da facili critiche o delusioni, perché abbattersi ed arrendersi E’ FIN TROPPO FACILE. La vera forza è perseverare.

E allora, una volta che sei convinto -con le parole e con i fatti- di essere il premio?

Non ti resta che partire da quest’ottica ogni volta che ti relazionerai con qualcuno. Soprattutto se la persona in questione ti piace e saresti naturalmente portato a percepire lei come il premio, come l’elemento di valore tra di voi. E perché dovresti? Semplicemente perché è una bella ragazza ad esempio? O perchè è una persona intelligente? NON BASTA.

Vorrei un attimo soffermarmi sul fatto che essere il premio non significa tirarsela, non significa sentirsi arrogantemente migliori degli altri. No, essere il premio significa far capire all’altra persona che sappiamo prenderci il nostro spazio nel mondo, che abbiamo dei valori, dei principi e non scendiamo a compromessi per un paio di moine e qualche ammiccamento. essere il premio, in un’interazione, significa partire alla pari, anche se abbiamo davanti la ragazza dei nostri sogni.

aptero.


Commenti