Seducere

Come promesso torno a scrivere per conclude la parentesi riguardante la connessione e l’intimità.

Perdonate il ritardo, ma come avrete visto abbiamo rinnovato la grafica del sito ed il tempo è volato, come sempre. In realtà ci tengo a precisare che questa è solo una parentesi -dedicata alla fase di creazione della sintonia appunto- che ci siamo concessi durante il percorso. infatti con le lezioni non abbiamo ancora terminato la sezione dedicata all’attrazione, ma viste le molte richieste da parte di chi ci segue a trattare in anticipo l’argomento (so che questo è uno degli aspetti più delicati della seduzione), ho fatto con piacere questo strappo alla regola.

Ok, rituffiamoci nel mood, dove eravamo rimasti? Parlavamo di connessione e di come crearla. parlavamo di rientrare in sintonia con gli altri per capirli, e dell’importanza di ascoltare gli altri per generare il giusto feeling.

Partiamo col dire che ci sono varie strade percorribili per creare connessione, ma dovete mettervi in testa (ed in questo caso parlo ai ragazzi) che le donne cercano il coinvolgimento. Quello intenso, imprevisto, diverso. E’ necessario quindi predisporsi totalmente verso l’altra persona e lasciare a casa ogni giudizio  di sorta. Siete tu e lei. Mettila a suo agio, non farla sentire sotto osservazione e, come al solito, non aver paura di quello che dirai. Ora, partendo da questi presupposti, un ottimo modo per cominciare consiste -lo abbiamo detto in precedenza- nel parlare di lei. Ma come? Anche qui vige la regola della prima cosa che ti viene in mente. Se sei arrivato a cercare di instaurare un po’ d’intimità, significa che è ormai passato il momento del flirt in cui era tutto un giocare e scherzarsi l’un l’altro con fare allusivo. Avrai quindi sicuramente idea di cosa chiederle, ti saranno sorte delle domande, delle curiosità mentre lei ti mostrava di essere attratta da te, ed ora è il momento perfetto per chiederle di lei. Buttati. Non esistono figure barbine, tu non la ocnosci ancora veramente, non puoi immaginare altro che quel che hai visto di lei. Se ti da fastidio porle una odmanda diretta a bruciapelo così out of the blue, puoi sempre giocare a quello che io chiamo il gioco di mago merlino. Vuoi un esmepio?, si che lo vuoi. “Scommetto che tu la mattina fai colazione con i cereali, sì, non ti ci vedo proprio ad inzuppare i biscotti nel latte. tu sei una tipa da cereali.” ecc ecc. Questo esempio è buffo, tenero, un po’ bambinesco se vuoi. Ma spiazza la ragazza, che non avrà mai sentito una cosa del genere e si sentirà tutt’altro che attaccata dalla tua curiosità, anzi, quasi sicuramente ti chiederebbe in un tono a metà tra l’ironia e la presa in giro: ”ah si?, perchè, che tipo è quello da cereali? e ci sono altri tipi?“. Da lì gioco è cominciato. Ricordatevi che uno dei più grandi punti deboli delle persone è la vanità che germoglia quando si parla di loro. anche chi non è per niente vanitoso brama sentirsi descrivere positivamente dagli altri. Questo dei cereali è chiaramente un esempio, nemmeno tanto sofisticato, ma spero renda l’idea del gioco alla merlino: io tiro ad indovinare chi sei e cosa fai in modo fantasioso e tu ti apri a me piano piano, raccontandomi chi sei attraverso similitudini e metafore date dal gioco, senza esporti troppo, senza racocntamri la verità nuda e cruda.

Quando si parla di creare connessione, quando ci si mette a ocnoscere davvero un’altra persona, si deve fare i conti con la voglia altrui di raccontare, e soprattutto di raccontare la verità. A questo proposito torna il concetto del non giudicare gli altri, infatti se per qualsiasi ragione capite che la ragazza davanti a voi vi sta mentendo, sta parlando di sé infilando qualche bugia qua e là (senza che esageri eh, sennò non ha più senso), non afferttatevi a giudicarla, non saltatele in testa, cercate invece di capire perchè non sta dicendo la verità. magari vuole fare buona impressione su di voi (al vostro contrario, che dopo le lezioni sulla ocnnessione avrete smesso), oppuresi vergogna di qualcosa che riguarda la sua vita e non ha il coraggio di raccontarvela, oppure ancora è solamente riservata ed è troppo presto paer parlarvi di certe cose.

Ecco che in questo contesto torna in auge il concetto di calibrazione: dovete sviluppare la giusta sensibilità nel capire quando non insistere in un argomento perchè chi vi sta di fronte ne è sensibile, equando invece spingere un pochino di più perchè la ragazza ha solo bisogno di sapere che può fidarsi di voi e che non deve avere paura ad aprirsi con voi. la fiducia è un concetto molto importante quando si parla di seduzione, ediventa un arma estremamente potente se gestita nel modo giusto, ma di questo ne parleremo in una lezione apposita.

Tornando invece alla nostra amata connessione, un modo per incrementarla consiste nell’esporci noi per primi. Data la paura comune del genere umano al venire giudicati dal prossimo, se ci mostriamo impavidi a questo riguardo e facciamo noi il primo passo mostrando una nostra debolezza, oltre che qualificarci come persone di alto valore sociale (proprio perchè poco attaccati all’alturi giudizio), mette nelle condizioni la ragazza di raccontrcene una sua. Chiariamo, per debolezza intendo -così evitiamo fraintendimenti rovinosi- raccontarle chessò, ad esempio che quando andate al cinema e vi capita di vedere un film drammatico vi ritrovate a piangere come un idiota,  oppure anche solo una vostra piccola mania quotidiana. In questa cornice,si inscrive molto bene il raccontare un aneddoto del proprio passato, tipo se vi rubavano la merendina all’intervallo alle elementari (ecco, se ve la rubavano al liceo è meglio evitare di raccontarlo), oppure un’esperienza con l’altro sesso rovinosa ai tempi dell’adolescenza, insomma cose che a raccontarle vi viene da ridere, e faranno ridere lei. Vi troverà dolce, sensibile, una persona con cui potersi aprire perchè educata alle emozioni.

Ovviamente tutto ciò va detto con un certo stile: bisogna lasciare a casa la faccia da cane bastonato ed invece raccontare con un misto di divertimento, compiacimento e nochalance. Come al solito  è più difficile da descrivere che da fare. L’importante è che quel che dite sia vero, che rispecchi la vostra personalità, perchè si sa, in seduzione le bugie non hanno manco le stampelle e qui si parla di sedurre una donna per costruirci un rapporto ed una frequentazione più o meno duraturi, in caso contrario questa lezione potete pure evitare di leggerla perchè per avere storie di una notte, non serve a nulla.

Ora, per amplificare ancora di più la connessione che si sta creando tra voi, può essere molto utile il cambiare luoghi mentre interagite con lei, chessò, passando ad esempio dal bar per l’aperitivo alla passeggiata nel parco al gelato in un altor bar, creando così una sorta di distorsione temporale che fa leva su di una componente psicologica abbastanza comune,  poichè il fatto di spostarvi distorce la percezione del tempo da parte degli individui, grazie alla quale vi sembrerà di parlare e stare assieme da tanto tempo, molto più di quello effettivamente trascorso, e ciò chiaramente amplifica la fiducia e la confidenza. Il meccanismo è semplice, le novità vengono registrate con più attenzione dal nostro cervello e ciò ci da l’impressione che quell’attimo in cui le registriamo duri di più. Ecco che cambiare più luoghi ci espone ad un’infinità di stimoli esterni nuovi, molto di più che passare 3 ore seduti allo stesso tavolo dello stesso bar.

Questo non basta però, ci vuole la ferma volontà di entrare in contatto con gli altri, è l’interesse genuino per il prossimo che fa la differenza quando si parla di creare un rapporto. Ed è proprio così; se ci pensate è questo che serve davvero per entrare in contatto con gli altri, mostrare il proprio lato buono (nel senso di tenero) e contagiando l’altro dell’affetto che proviamo per noi stessi (ricordate l’inflazionato “ama te stesso per poter amare gli altri”?), portandola in una dimensione in cui non esiste tempo e spazio, in cui ha poco senso parlare di “ti ho appena  incontrato, non ti conosco ancora abbastanza”, che è il camino perfetto per far infiammare la passione. Lasciate a casa l’arroganza e l’ideale comune di “figo” quando si parla di connessione, perchè non sono ben accetti. qui si parla di creare intimità, coinvolgere la ragazza come nessuno prima di voi è riuscito. ed è questo che secondo me rende la seduzione così meravilgiosa, il diventare unici per gli altri.

un abbraccio miei cari.

aptero.


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