Seducere

Articolo in stile Copiosissimo.

Ti sei mai chiesto da cosa dipende l’autostima?

In questo breve articolo demolirò tutte le credenze più diffuse su cosa sia questa benedetta stima di sé stessi.

I guru americani che tanto piacciono oggigiorno dicono che dipende dal ripetere ogni giorno “sono bello” “sono figo” “ho tutto quello che voglio” e magari sforzarsi di ringraziare per quello che (non) si ha.

E’ mia ferma convinzione invece che non si tratti di ripetersi o “parlarsi” troppe volte nel corso della giornata.

Anzi piuttosto MENO parli a te stesso, meno ti perdi in pensieri inutili, e più generalmente FAI.

Quindi meno parli a te stesso, meglio è.

L’autostima non è un concetto STATICO.

Anzi è piuttosto un concetto DINAMICO ed ELASTICO.

Io la collego al semplice concetto di FIDUCIA nei propri comportamenti.

Quando non hai fiducia in ciò che farai, la tua autostima cala drammaticamente.

Infatti NON ESISTE l’autostima GENERALE.

E’ un totale mito.

Nessuno è sicuro di sé stesso in SEMPRE E IN QUALUNQUE SITUAZIONE.

Siamo sicuri di noi stessi solo IN ALCUNE SITUAZIONI, più precisamente nelle situazioni che sappiamo di aver gestito bene anche le volte precedenti.

Un cardio-chirurgo famoso e conosciuto per la sua bravura è assolutamente a suo agio con bisturi, elettrocardiogrammi e elettrostimolatori d’emergenza.

Un cittadino qualunque trovandosi di fronte alla cassa toracica aperta di un paziente comincerebbe a sudare freddo (qualora non svenisse direttamente), si guarderebbe intorno e vorrebbe tornare a casa di corsa.

Perché? Perché non ha alcuna nozione di cardiochirurgia e non ha MAI fatto nessuna pratica in quel campo.

Lo stesso cardio-chirurgo se si trovasse in una stanza in cui sta per esplodere una bomba, e gli fosse detto di disinnescarla vi si appropinquerebbe cercando di guardarci dentro e vedrebbe decine di fili di colori diversi di cui lui non ha alcuna nozione.

Comincerebbe allora a sudare freddo anche lui e a voler scappare non avendo ALCUNA STIMA in sé stesso… in QUEL DETERMINATO CAMPO.

A quel punto se arrivasse un esperto artificiere in 2 minuti la disinnescherebbe rimanendo perfettamente a suo agio perché è una cosa che conosce e ha fatto migliaia di volte.

L’artificiere è sicuro di sé stesso IN QUELLA SITUAZIONE, perché vi è stato esposto migliaia di volte.

E gli è andata BENE (non sarebbe vivo adesso in caso contrario).

Quindi la sua autostima si basa su EVIDENZE precedenti.

Non su “affermazioni motivazionali” che si è ripetuto giorno per giorno alla mattina e alla sera: “ sono un ottimo artificiere, sono un ottimo artificiere, sono artificiere”.

Anzi è arrivato a pensare, o meglio proprio a SENTIRE DENTRO DI SE’ di essere un ottimo artificiere man mano che disinnescava bombe.

Ha cominciato a credere fermamente di MERITARE di essere un ottimo artificiere, così come Federer era convinto di MERITARE di vincere per la SETTIMA volta Wimbledon qualche giorno fa.

Se si fosse sentito indegno di vincere ancora Wimbledon, l’avversario l’avrebbe battuto.

Quindi fiducia nel proprio comportamento (cioè “mi è successo altre volte, no problem: si può fare”) e sensazione di AVER DIRITTO, vengono con le evidenze pratiche positive ottenute nel corso del tempo (passando naturalmente da innumerevoli evidenze pratiche negative).

Si potrebbe arrivare a dire che la BRAVURA in un certo campo, consiste nella ripetizione dell’esercizio un numero sufficiente di volte per passare da evidenze pratiche negative, ad evidenze pratiche positive.

PRIMA delle evidenze pratiche positive, è molto poetico dire: CREDI IN TE STESSO , ce la PUOI FARE, ripetiti che ne hai diritto, che è ciò che dice praticamente il 95% dei libri di auto-aiuto in vendita attualmente.

Abbiamo detto da cosa è costituita l’autostima (senso di essere in diritto e di avere risultati in un dato campo, e senso di fiducia nei propri comportamenti in un dato campo)..

Come la si può sviluppare?

Tranquilli ora ci arriviamo.

Dicevo l’autostima è DINAMICA.

Ma da cosa dipende?

Dipende “semplicemente” da quante volte e quanto spesso vai incontro a ciò di cui hai paura.

Appena cominci a fare cose da cui sei spaventato, subisci una sorta di spinta, ad allargare il tuo campo d’azione.

Noi lo chiamiamo SLANCIO o FLUSSO.

E così come si allarga il tuo campo d’azione, aumenta anche il tuo livello di coscienza.

E’ come se il cervello umano fosse fatto per capire cosa può permettersi di fare (il concetto di sentirsi in DIRITTO di cui parlavo prima) in base appunto alle proprie paure, e PRECLUDESSE effettivamente aree del cervello che lo farebbero PENSARE a cose che si fanno a livelli di coscienze superiore.

Questo deriva a mio dire soprattutto dal fatto che come ho spiegato in un articolo precedente, nelle società primitive se facevi un passo falso, se ti comportavi da Re quando eri un semplice suddito potevi rimetterci tranquillamente la vita in pochi minuti.

Quindi è come se il nostro cervello si  fosse evoluto adottando dei meccanismi di  preclusione di alcuni pensieri a determinati stati di coscienza.

Allo stato di coscienza del suddito, cioè di chi ha paura, NON è che non vuoi fare cose coraggiose, e che non TI VIENE PROPRIO IN MENTE.

Non è che vorresti farle e ne sei tentato ma ti limiti, proprio NON TI VENGONO IN MENTE.

Ciò spiegherebbe perché tantissime volte quando ad esempio litighiamo con qualcuno NON CI VIENE IN MENTE ciò che era ovvio dire nella conversazione.

E SUBITO DOPO, quando il livello di coscienza sale, perchè non si ha più paura, diciamo: “CACCHIO! Perché non mi è venuto in mente questa cosa? Potevo fargliela notare!”

Ecco perché i giovani, e non solo, come abbiamo detto spesso, amano così tanto l’alcol e numerose altre sostanze psicotrope.

Esse cambiano il livello di coscienza e permettono di farsi venire in mente cose che si fanno e si dicono solo quando non si ha paura.

La paura praticamente blocca le possibilità perché preclude completamente alcune strade neuronali e non ti permette di fare pensieri contrari al tuo stato di coscienza.

Ora, come sempre fatemelo ripetere, NON INCORAGGIAMO IN NESSUNO CASO l’uso di sostanze di nessun tipo per avere più risultati a livello sociale.

Perché?

Perchè non servono. Su seducere insegniamo come raggiungere quegli alti livelli di coscienza in maniera totalmente NATURALE e SICURA senza nessun pericolo per la salute.

Come?

Acquistando quello che noi chiamiamo SLANCIO.

Cioè?

Buttandosi a fare le cose di cui si ha paura più e più volte.

Quando lo slancio è massimo si raggiunge uno stato che è UGUALE a quello dell’ebbrezza, ma senza perdere lucidità ed intelligenza.

I sensi si amplificano, e le possibilità sono tutte a portata di mano.

Possiamo chiamarlo DRUNK MODE. O flusso, come abbiamo sempre fatto.

Decidete voi.

In quello stato il cervello TI SEGNALA le cose da dire e da fare tipiche di chi è ad un livello di coscienza superiore.

Quindi tutto ciò che esce dalla tua bocca è esattamente ciò che volevi dire, ed è esattamente la cosa migliore da dire.

Tutto ciò che fai è la cosa migliore che potessi fare.

Questa se vogliamo la si può chiamare anche felicità.

Quello stato beato in cui sai che stai facendo quello che vuoi, e sei perfettamente connesso con tutto il resto.

Quindi qual è la chiave della felicità? fare ciò di cui si ha paura.

Felicità è BUTTARSI.


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