Seducere

Articolo avanzato: attenzione se stai ancora leggendo l’inner game.

Se ci pensate, e ci pensate bene, con un lungo respiro profondo, nellla seduzione, sembra che tutto l’universo cospiri a nostro favore.

Non essendosi ancora accorte di questo molte persone sono convinte del contrario.

Eppure a partire dalle prime esperienze, le intuizioni che si hanno sono sempre del tipo “ma come ho fatto a non accorgermene prima”, “tutto ciò che avevo appreso dalla tv e dagli amici era completamente falso”, “in realtà la strada è completamente spianata” ecc..

Uno dei primi step è quello in cui ci si accorge che l’aspetto fisico conta zero ad esempio, mentre il 100% delle fonti che sentite in giro dice il contrario.

Quando poi te che sei brutto, studente, squattrinato, colla panzetta, pettinato male, ti ritrovi con una gran bella gnocca (che magari è stata con ragazzi molto più belli e fisicati di te) semplicemente perché questa volta HAI DECISO TU DI PERMETTERTELO, ti accorgi che  pensare “non sono bello” era semplicemente una scusa che ti davi per proteggere il tuo ego ed evitare di lanciarti nel vuoto.

E per proteggerti dal vuoto non te lo eri permesso e ti eri detto: “lei che si interessa di uno come me? Impossibile”. Eppure era proprio così.

Molti credono ad esempio che il diventare imbranato, indeciso e patetico di fronte a una donna che consideri attraente sia una cosa che “capita” e che non si può controllare.

Invece, tieniti forte.. che ti piaccia o no TU DECIDI: “ora diventerò un fesso sfigato” a comando.

Biasimare il fatto che secondo te “ capita, e non lo puoi controllare” è solo un’altra scusa che ti serve a proteggerti per poi poterti lamentare (quello che per molti è la cosa più facile e gratificante del mondo).

Una volta capito questo, complimentati con te stesso, perchè il passo successivo è accorgersi che praticamente tutta la vita non è altro che un enorme effetto placebo, in cui ottieni nella pratica tutto ciò di cui sei convinto in teoria.

Sei convinto di non essere abbastanza bello, o di non avere cose interessanti da dire? otterrai nella realtà proprio questo e le persone si allontaneranno credendoti poco attraente / noioso.

Ma qui entriamo nell’ambito più spirituale di seducere. Su cui non mi voglio dilungare.

Un’altra di queste piccole realtà che si perpetuano passando costantemente dal mondo delle idee al mondo reale, è che le donne più belle siano anche quelle che se la tirano di più, o comunque le più difficili.

Ne sei convinto. Ti è stato detto fin dall’infanzia. Dai questa cosa per scontata, e agisci di conseguenza.

Metti in pratica quindi tutti i comportamenti possibili per confermare a te stesso questa credenza.

Sarai quindi automaticamente chessò, impacciato e poco convinto, quando parlerai con una donna che consideri bella. Poi magari se qualcuno ti si avvicinasse e convintissimo di quello che dice, ti avvertisse” oh che stai facendo? Quello è un cesso, che fai parli con le cozze”. WOUH magicamente dal secondo successivo, qualora riparlassi con quella stessa donna saresti più il carismatico figlio di p****na di sempre. Ma non è che lo sei di tuo, ti ordineresti di esserlo. Così come ti eri ordinato di essere sfigato pochi minuti prima.

E’ che hai alcune convinzioni su come funziona il mondo.

E per far rimanere la tua psiche stabile e non farla lavorare troppo saresti disposto a QUALUNQUE COSA pur di confermare le credenze che tu ritieni assodate.

Anche se magari non lo vuoi ammettere.

E taac nonostante Miss Universo ti abbia mandato segnali inequivocabili a valanga, del tipo”fosse per me farei un figlio con te qui per terra davanti a tutti, da quanto sono eccitata e ti voglio”, tu non prenderai iniziativa e finalmente potrai confermare a te stesso:” hai visto era come pensavo le più belle sono le più difficili”. E potrai così salvare il tuo piccolo, tenero, mondo pieno di superstizioni, pregiudizi e credenze che però riesce a dare alla tua psiche, un minimo senso di stabilità.

Credere di non poter essere attraenti per le belle donne è esattamente come credere che i neri siano una razza inferiore.

Il grado di non approfondimento, e di stupida superstizione è perfettamente identico. La pigrizia mentale che porta a tali assunti è assolutamente la stessa.

Ricerchiamo la stabilità perché crediamo sia più facile e meno faticosa dell’instabilità, quando invece è molto più faticoso non lasciarsi andare, e vivere nella paura costante come fa il 90% degli esseri umani.

Ricerchiamo il quieto vivere perché siamo convinti che non è detto che ce la faremmo in una situazione di incertezza.

E sapete cosa? E’ vero!

Non è detto che ce la faremmo in una situazione di incertezza.

Ma sapete perché? Per il motivo che abbiamo spiegato sopra.

Convincendoci ogni giorno cioè che non ce la faremmo in una situazione di incertezza, quando sarà il momento di incertezza appunto… non ce la faremo.

Ma saremo noi stessi a non permetterci di cavarcela. Esattamente come nell’esempio di sopra con la bella donna. E tutto pur di dimostrare a noi stessi che avevamo ragione.

Il cervello funziona così, meglio saperlo.

Il cervello è come una vecchia mamma preoccupata e apprensiva. Non aspetta altro che farci notare che ce l’aveva detto.

C’è una buona notizia però, la mamma non la possiamo controllare.

Il nostro cervello sì.

Quindi tanto vale decidere noi cosa far dire al nostro cervello-mamma.

Così che quando sarà il momento esso potrà farci notare, e stavolta in positivo: “te l’avevo detto”.

“Te l’avevo detto che se fossi andato a conoscerla non sarebbe sucesso niente di spaventoso anzi..”

“Te l’avevo detto che ti si voleva fare”

“Te l’avevo detto che potevi organizzare quell’evento, hai visto?”

“Te l’avevo detto che saresti stato preso per quel lavoro! Sei un grande!”

“Te l’avevo detto che il progetto era ambizioso, ma fattibile, nonostante ciò che dicevano tutti”

Tutta la nostra vita è un enorme effetto placebo dato dai nostri personali e autoreferenziali “te l’avevo detto”.

Certo non tutto dipende da noi, ma se si prova a cambiare le predizioni che facciamo su noi stessi, spesso ci si stupisce di quanto effettivamente le cose indichino il contrario.

C’è chi la chiama Legge di Attrazione, c’è chi lo chiama meccanismo delle “Profezie che si Autorealizzano”.

Indipendentemente dal nome che gli date, questa cosa è sempre vera.

E’ per questo che se proprio bisogna scegliere di avere difetti, io consiglio la Megalomania e il Narcisismo.

Specie se presi con leggerezza e allegria. In altre parole se non ci si mette l’ego di mezzo.

Essere Megalomani e/o Narcisi ma scherzandoci su, personalmente è una delle cose oltre che più efficaci in cui io sia mai incappato nell’ambito delle relazioni personali, senz’altro più divertenti.

Del resto noi seducerini, accettandoci completamente, non censurando nulla, e divertendoci per come siamo, già naturalmente siamo possibili target di critiche come “sei proprio un megalomane”, “non ti metti mai in discussione”, “come fai ad essere così sicuro di te”ecc..

Frasi queste pronunciate da gente bloccata e problematica, che spesso soffre della Sindrome del Pagliaccio.

Intendiamoci: Narcisismo e Megalomania quelli patologici non sono cose consigliabili.

Ma chi ha un carattere e non lo nasconde, chi è profondamente sé stesso, in altre parole il “seducerino”, potrebbe sembrarlo.

O meglio: ne potrebbe essere accusato.

Così come spesso si dà del buffone a chi si esprime liberamente, o dell’ossessionato a chi si dedica anima e corpo a qualcosa, o dello stacanovista a chi lavora giorno e notte ad un progetto che vuole realizzare, così chi si esprime liberamente ed è contento di sè sarà oggetto senz’altro di critiche di megalomania e narcisismo. Specialmente se lui stesso per primo ci scherza sopra.

Ed è bellissimo così.

Perchè come sappiamo è il non volere, né cercare di piacere che rende l’uomo libero.

Ma ciò non si può adottare come strategia di comportamento di per sé.

Perché sarebbe un’altra strategia per piacere a tutti. Una sorte di “inception” della ricerca di approvazione.

Cerco di non piacere, ma lo faccio proprio perché L. mi ha detto che è il modo di piacere.

Al contrario invece, come diciamo sempre, il non cercare di piacere, viene naturale se si seguono le proprie idee, i propri obiettivi i propri progetti anche a costo di litigare, di perdere amicizie, di essere oggetto di critiche, insomma di diventare uomini e donne adulti.

Perché quando si persegue un obiettivo semplicemente CI SI DIMENTICA della ricerca dell’approvazione altrui. Non è più una priorità. Ci sono altre cose ben più importanti a cui  pensare.

E’ per questo che a liceo ad esempio prima di essere sbattuti nella vita vera, gli adolescenti mantenuti dai genitori, che non devono lavorare, non avendo altre priorità più importanti (salvo rari casi), vengono risucchiati dall’unico problema che possono crearsi non avendone altri: l’approvazione altrui.

Quando cominci a dover pensare in tutto e per tutto a te stesso senza aiuti esterni, non puoi avere il lusso di farti problemi tipo piacere agli altri. O di deprimerti.

Per converso, qualora tu riesca a far fronte alle necessità della vita, con le tue forze, il tuo sudore ed il tuo denaro, inevitabilmente la stima di te ne risente in positivo e vieni investito da un’onda di fiducia nella tua persona che qualcuno potrebbe anche scambiare per megalomania o narcisismo (ma quelli che te lo faranno notare saranno proprio chi? gli sfigati, quelli che NON riescono ad essere sè stessi).

Chiunque abbia una buona  possibilità di scelta con l’altro sesso è un po’ megalomane e narciso, anche se in maniera sana e scherzosa. Perchè è la situazione naturale dell’essere umano che ha stima nelle sue forze.

E l’amare profondamente il modo in cui si è, rappresenta la situazione in cui ci si ritrova se non si ha più il tempo di ricercare l’approvazione altrui.

Perciò, e mi riferisco ai nuovi, se non l’avete ancora fatto andate ed emancipatevi, cercate di rendervi indipendenti e pieni di cose da fare, fate un botto di sport, e fate ciò che volete fare. E’ l’ora di prendere la situazione di petto e e non rimandare più.

Smettete di leggere tutti quei cacchio di libri di auto-aiuto, e cominciate a VIVERE.

E non mi riferisco certo solo ai liceali, ma a tutti quegli uomini rimasti bambini di cui oggi è pieno il mondo.

Siamo tutti con voi!

DAI CAZZO.


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