Seducere

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Pensa un attimo a quando ti sei sentito affranto, sconfitto, perso nelle tue azioni che sentivi così lontane da quel che davvero sei, da quel che sai di essere. Succede a tutti di trovarsi a maledire i propri comportamenti, a chiedersi dove si sta sbagliando. La realtà è questa, più ci concentriamo sui nostri errori, più creiamo allarmi appena qualcosa non va come vorremmo, più si crea un circolo vizioso per cui la nostra autostima piano piano sprofonda e ci ritroviamo cupi e pieni zeppi di negativismo ad aggirarci per la nostra città. Il risultato? Male male.

Le persone che staranno intorno a noi noteranno quest’aura negativa, questo pessimismo che ci pervade, col risultato di alimentare -con il loro comportamento di riflesso, tutt’altro che positivo nei nostri confronti- il nostro stato d’animo già a pezzi. C’è un modo per spezzare questa catena. Altrimenti non saremmo qui a scrivere. Il nostro cervello funziona in questo modo, ci creiamo una convinzione, sia essa limitante o potenziante (per dirla in parole povere, negativa o positiva) e cerchiamo in seguito inconsciamente di trovare nella realtà che ci circonda prova del fatto che quel che crediamo sia vero.

Facciamo un esempio: Tizio crede di essere un ragazzo che piace. Tizio entra in un locale e scorge due ragazze ad un tavolo che lo osservano farfugliando qualcosa l’un l’altra e sorridendo. Tizio credendo di essere un ragazzo che piace, immagina che le ragazze stiano facendo apprezzamenti su di lui. Caio al contrario non crede di piacere, e trovandosi nella stessa situazione di Tizio avrebbe pensato che lo stessero prendendo in giro. questo per dire cosa?, Ciò che crediamo corrisponde alla nostra realtà, al modo in cui vediamo tutto ciò che ci accade. Qui viene il bello.

Controllando i nostri pensieri controlleremo la nostra realtà. sì ok, direte, facile a dirsi, difficile a farsi. In realtà c’è un modo per rendere tutto questo molto più fluido e semplice, e consiste nel prendere tutto ciò che ci accade, che entra nella nostra sfera di azione, con un leggero distacco. L’idea è appunto quella di non prendersi troppo sul serio, di vivere ogni cosa come un gioco, un esperimento. D’altronde, è quello che facciamo ogni giorno, tentare di vivere nel modo migliore possibile, cercando di raggiungere i nostri obiettivi, piccoli o grandi che siano.

Se ci pensate, nessuno ci ha spiegato come comportarci, fin da piccoli siamo andati per tentativi, abbiamo provato, magari aiutati dai genitori e dagli amici via via che crescevamo, e tutt’ora è così con ciò che ci è nuovo o che non riusciamo a fare. Qualcuno ha detto che dobbiamo essere perfetti? Qualcuno ci ha per caso imposto di non sbagliare mai? Relax. So bene cos’è questa spinta, questa pressione che tutti noi sentiamo dall’esterno ad essere impeccabili, benvoluti da tutti, sempre all’altezza e desiderati. Il mondo di oggi porta a tutto questo, ci suggerisce un pezzo alla volta, in modo silenzioso, come vestirci, come comportarci, a cosa aspirare, cosa volere dalla vita. Ma sto divagando, per quanto tutto questo sia dannatamente sbagliato. dobbiamo spegnere tutto questo.

Staccarci un attimo dalla realtà gretta e materialista che la quotidianità ci spinge ad inseguire. Proviamo a guardare tutto ciò che ci accade dall’esterno, come registi del nostro film, sorridiamo dei nostri piccoli errori, delle nostre gaffe, dopotutto quando eravamo bambini se sbagliavamo non ci restava che riderci su, e così facevamo di quelli altrui, ma senza cattiveria, senza senso di superiorità. Ecco, è questo a cui dobbiamo tendere, il non prenderci sul serio, il non prendere la vita sul serio, dopotutto non è altro che un bellissimo gioco. sta solo a noi definirla. provate nei prossimi giorni, quando vi scoprirete ad abbattervi, a riempirvi di negativismo, a deprimervi per qualcosa, provate a vedere il tutto da un’altra prospettiva, anche se inizialmente vi sembrerà ridicola, anzi, più ridicola la sentirete, meglio sarà. Ricordatevi che nessuno vi impone come pensare, cosa pensare. Cominciare a ridicolizzare i vostri errori, sarà il primo passo per riuscire a superarli, per imparare da essi.

C’è un altro aspetto molto buffo, di noi esseri umani, quando tutto va come vogliamo, tendiamo a non imparare, ad addormentarci su noi stessi, col risultato di spezzare quel meccanismo di apprendimento che è fondamentale se vogliamo continuamente progredire. Quindi quando questo accade, cerchiamo di spostare il traguardo un po’ più in là, di spingerci un attimo più in su, e così via. Con questo non vi sto esortando ad essere perennemente insoddisfatti, no, ma a non soffermarvi troppo sui vostri traguardi, perché il vero traguardo, ciò che fa sentire davvero vivi e felici non è l’aver raggiunto l’obiettivo, ma l’aver lottato per raggiungerlo. E’ lo sforzo per raggiungere qualcosa a rendere questo qualcosa importante. E qui entra in gioco il fallimento. Sbagliare, fallire, è fondamentale. per crescere, per imparare, per migliorare. so che sembra difficile credere, ma non c’è nulla di meglio che un bell’errore da cui trarre insegnamento. Senza di esso saremmo vuoti e piatti. Insipidi. La vita stessa è fatta di tutto ciò. Se nascessimo già perfetti la nostra vita sarebbe una tragedia, una noia infinita. La vera soddisfazione è lottare.

Vi lascio con un nostro ebook, su come mettere in pratica nella seduzione, quanto via ho spiegato qui.

aptero.


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