[Lezione 18#OUT] Come L’attraggo?.
Ragazzi miei, siete pronti per fare un salto di qualità?
Oggi voglio rispondere ad una domanda che mi è stata posta più di una volta.
Come mi devo comportare quando ho di fronte una ragazza che mi piace?. Che cosa devo effettivamente dire?
Domanda da un milione di dollari.
Ma noi che cerchiamo di crescere, il milione di dollari possiamo raggiungerlo, volendo.
Cosa dobbiamo portarci nello zaino per questo lungo cammino?
Vediamo:
Ottimismo, energia, tanta voglia di parlare e di mettersi in gioco, leggerezza nell’affrontare le situazioni in cui ci troveremo, faccia tosta, determinazione e poi, non può mancare tanta ma tanta libertà di espressione.
Cosa lasciare a casa?
Il pudore, le seghe mentali, e qualsiasi cosa limiti le nostre azioni (che sia un pensiero limitante o una vocina nella testa) e, last but not least, zero arrendevolezza.
Ok, siamo pronti.
Catapultiamoci immediatamente nella classica situazione comune immagino a molti.
Saltiamo per un attimo il discorso apertura. Approcciare sconosciuti so che può sembrare paralizzante per molti, per cui focalizziamoci per una volta sulla semplice interazione.
Il discorso che sto per fare è COMPLETAMENTE UNISEX. Vale cioè sia per un ragazzo che vuole sedurre una fanciulla, che viceversa, per la ragazza che vuole far cadere ai suoi piedi un maschietto. Infatti l’unico elemento di differenza è dato appunto dall’approccio, che è tendenzialmente un dovere maschile.
Solo, Scriverò dal lato maschile per ovvi motivi istintivi.
Torniamo a noi.
In un modo o nell’altro -che sia stata presentata da amici, che fino ad allora la conoscessimo solo di vista o la salutassimo soltanto, che ci abbia addirittura solo pestato il piede- l’abbiamo aperta, è di fronte a noi, ci sta dando la sua attenzione, e un pensiero ci scappa: “mmm però, carina dai”.
Come attrarla?
Comincia col dire la prima cosa che ti viene in mente.
Credete che scherzi? Provate.
Per iniziare, è l’unica cosa da fare. Dato che l’approccio per un motivo o per l’altro è saltato, dovete iniziare una conversazione con lei, altrimenti distoglierà l’attenzione da voi verso altro (di certo non starà impalata a guardarvi per più di qualche secondo) e non c’è assolutamente, tempo per pensare a niente.
Quindi buttatevi. Che sia un commento su di lei, che sia un complimento, che partiate a raccontarle del vostro gatto che mangia solo sardine o del fatto che avete voglia di ballare, parlate, dite qualsiasi cosa. Andrà benissimo. Anche una domanda, fatele una semplice domanda su qualcosa che non sapete o non capite, così, di punto in bianco.
So già cosa starete pensando:
-si ma non la conosco e parto così in quarta?, ESATTAMENTE.
Questo dimostra che siete liberi, che non siete incatenati dietro schemi sociali o limitazioni. Ditele quel che volete. Se lo farete con calma, con la tranquillità di chi si aspetta una risposta [e qui torna il concetto dell’anticipazione di cui avevo già parlato] l’interazione prenderà il via.
Tenete in conto che in base a quel che direte, potrete ottenere reazioni molto disparate, ma siatene impassibili: se per voi è assolutamente normale parlare di una qualsiasi cosa con una persona nuova, dopo un momento di spiazzamento molto probabile, anche lei accetterà questa cosa_ [e questo si chiama farla entrare nel proprio metaframe]. _ Vedete che i concetti di cui abbiamo parlato fino a qui, cominciano a trovare una loro collocazione?
Ripeto, non abbiate paura, qualsiasi sia la prima cosa che vi viene in mente, andrà benissimo, lo abbiamo detto più volte, l’importante non è cosa si dice, ma come lo si dice.
Ora, la conversazione è iniziata.
Lei ti risponderà qualcosa, e nel frattempo, standole vicino,avrai sicuramente potuto notare qualcosa di lei, ti sarà venuta qualche curiosità, quale occasione migliore per continuare? diglielo. Non ci devono essere freni inibitori, devi darle la conversazione più sincera e spudorata della sua vita.
Nel caso in cui, tu non abbia troppo spirito d’osservazione, o in cui preso da un po’ di agitazione ti trovi senza argomenti, la cosa migliore che puoi fare è parlare della persona che conosci meglio, su cui hai più da dire: te stesso.
Raccontale di quel che ti piace, raccontale quali sono le tue manie buffe, aprile un pochino il tuo mondo. Parlale di te. Fallo con l’entusiasmo di chi ha voglia di condividere le proprie idee, le proprie passioni [vi ricordate tutto il discorso che io e Lo Spagnolo abbiamo fatto sulle passioni?, è il momento di usarlo].
In questa situazione, come in molte altre, ci sarà bisogno di una buona dose di fantasia. Vorrei che cancellaste un attimo dalla mente tutte quelle regole sociali per cui con gli sconosciuti si deve parlare solo di argomenti che abbiano una qualche correlazione, che abbiano un nesso.
Ti do il permesso io, ti assicuro che puoi cambiare argomento di punto in bianco, quando vuoi, hai piena libertà. Che senso ha impelagarsi in strade senza uscita, in discorsi che non portano a nulla? Vuoi attrarla, ergo, non infilarti in classici discorsi da sabbie mobili. Non ci sono regole -salvo quelle dettate dal buon gusto e dal rispetto per gli altri- che devi seguire quando parli con una persona.
Pensaci. Lo farai già spontaneamente con i tuoi amici, cambierai argomento in modo istantaneo, salterai di discorso in discorso, lasciandone aperti un paio e spostandoti su di un terzo discorso per poi tornare naturalmente a chiudere i primi due. È così: la conversazione naturale non è quella che va su di una sola rotaia. La fantasia ti può aiutare in questo, sìi creativo, e non aver paura di dire stronzate: una cosa è una stronzata solo se per te è tale, se lo dicono gli altri puoi benissimo non essere d’accordo.
Altro elemento essenziale, quando comincerà l’interazione con la ragazza, è il cominciare a stuzzicarla, sempre mantenendo un tono giocoso, non prenderla sul serio, in modo da creare l’idea della sfida [altro concetto di cui abbiamo parlato in precedenza] che, assieme al mostrare di sapere che siamo persone piacenti e piacevoli, contribuiscono a rendersi il premio, l’oggetto dei desideri. [vi ricordate che ne abbiamo già parlato?].
Il meccanismo è molto semplice: ognuno di noi cerca persone che considera di alto valore (qui non parliamo di valore intrinseco, ma di valore sociale), tendenzialmente cercheremo persone con un valore sociale che consideriamo superiore al nostro. Sono queste che ci interessano, che ci attraggono naturalmente. Ora,mostrare di saper scherzare con l’altro e di essere consapevoli di piacerle, automaticamente ci rendono attraenti.
Sembra troppo facile eh?
Ma vi assicuro che è così.
Ultimo elemento fondamentale è il contatto fisico.
Non mi stancherò mai di ripeterlo, il contatto è essenziale se non volete entrare nel tunnel dell’amicizia con la persona che vi piace (ci mancherebbe) e se volete far crescere l’attrazione riuscendo ad entrare in confidenza con la ragazza.
Come si sa, il contatto fisico, il calore umano, è molto potente.
Dovrete iniziare subito, appena iniziate a parlare con la persona, magari inizialmente in modo quasi casuale chessò, sfiorandosi in modo banale, oppure con una mano sulla sua spalla per avere la sua attenzione, abbracciandola quando dice qualcosa che vi aggrada :D o dandole una spintarella (piccola eh XD) quando dice una stronzata.
Insomma, sono tutte cose che dovrebbero essere spontanee, e se non lo sono, fate il piacere di farle diventare. Ripeto, il contatto è fondamentale, è un vero boost per l’attrazione, anche perché piano piano, tenderà a salire naturalmente, fino a portare a duna situazione molto propizia ad esempio per il bacio, che così non sembrerà più quel salto nel vuoto difficile e pieno di timori, ma diverrà un naturale susseguirsi della confidenza fisica, diverrà spontaneo. E vi troverete a baciare una ragazza senza neppure averci pensato razionalmente, senza aver cercato quel momento giusto che non arrivava mai. È sempre il momento giusto quando la confidenza fisica c’è.
In tutto, questa pazza cosa chiamata attrazione, non deve durare i millenni, no, dura quel poco che serve per suscitare interesse, per poi lasciare spazio ad una conoscenza più approfondita, all’aprirsi l’un l’altro in modo genuino. Ma di questo ne parleremo più avanti.
Ora, volete un esempio che riassuma tutto quanto abbiamo detto?
Arriva, fate attenzione anche al contatto fisico, che attraverserà tutta l’interazione, crescendo sempre di più, senza essere mai fuori luogo.
Eccovelo:
A.: [1°cosa] uh, ma ciao, hai visto che cielo?, speriamo non piova stasera, sennò faccio il pulcino bagnato. Oppure, oppure potresti coprirmi tu, di solito le ragazze sono previdenti e pensano sempre a tutto, scommetto che da qualche parte hai un ombrello [questo inizio è volutamente scadente per rendere l’idea che potete dire qualsiasi cosa, addirittura parlare del tempo atmosferico.]
Lei: (risponde) bla bla bla bla / (oppure non risponde neanche) …
A.: che cafone, non mi sono presentato, tu sei?.
Lei: Tizia, piacere (stretta di mano. Contatto casuale)
A.: [2°cosa] mmm, che, sei un pochino timida eh?
Lei: uhm?
Lei: perchè dovrei essere timida?
A.: sai, le persone timide mi ricordano un po’ la mia infanzia, non saprei
A.: arrossisci mai? (le sfioro il volto) [qui inizio a stuzzicarla]
Lei: qualche volta (si gira verso di me completamente, comincia ad interessarsi)
A.: magari
A.: una volta lo facciamo assieme
Lei: facciamo cosa?!
A.: hei, (la discosto un pochino da me) partiamo subito maliziosi, intendo che potremmo arrossire assieme [qui faccio il piacente]
A.: ho sempre sognato di arrossire assieme ad un altro
A.: di solito
A.: uno arrossisce
A.: e l’altro si trova in imbarazzo di conseguenza
Lei: eheh
A.: ma è forte del fatto che ha fatto arrossire l’altro
A.: per cui, non so, è brutto
A.: si spezza qualcosa
A.: Tizia ma parlami di te (la prendo sotto braccio)
Lei: non ci sto capendo niente. (imbarazzata)
A.: lo so, a volte
A.: faccio discorsi complicati
A.: fermami se
A.: non capisci [la stuzzico ancora un po’]
A.: alza la manina (le prendo la mano e la alzo mimando)
A.: e per sdebitarmi
A.: ti darò un bacino
A.: sulla guancia s’intende
A.: se sei timida
A.: non vorrei farti arrossire (le faccio un buffetto sulla guancia) [per la serie “so che ti piaccio”]
A.: :)
Lei: ahahah. certo che sei strano tu eh. [l’attrazione sale]
A.: che ne dici
Lei: ma non sei il mio tipo [suo piccolo test per mettermi alla prova]
A.: ahahah (l’abbraccio)
A.: non avere fretta
A.: non sono mai il tipo di nessuno i primi 10 minuti
A.: diamoci il tempo di conoscerci
A.: poi se vuoi
A.: pensiamo a frequentarci. [qui ribalto la sua provocazione facendo finta di fraintenderla]
Lei:ahahah.
A.: Tizia devo ammettere che mi hai colpito [le faccio capire che mi interessa davvero e non sto solo giocando]
A.: non so
A.: c’è qualcosa in te
A.: forse tu, cioè non forse, di sicuro tu lo sai meglio di me
A.: cosa fa impazzire gli uomini di te
Lei: eh forse perchè sono gnocca! [altro test]
Lei: (sorride)
A.: ma no
A.: la bellezza è banale
A.: io di solito se sono colpito
A.: lo sono da qualcosa di caratteriale. [lo ribalto facendo capire che non mi basta la bellezza]
Ecc Ecc. In questo modo, abbiamo creato attrazione. ora, ognuno ha il suo stile, il suo modo di sedurre e quindi di attrarre. l’importante è sapere qual’è la traccia da seguire, poi sta a voi essere fantasiosi mettendoci del vostro. Fermiamoci un attimo, ricapitoliamo fin qui.
Abbiamo iniziato con il dire la prima cosa che ci è venuta in mente. L’interazione è fondamentalmente iniziata qui. Poi, la cosa è cresciuta, abbiamo iniziato a parlare di noi, a coinvolgerla sempre con uno spirito scherzoso, al limite tra il “ti sto prendendo il giro” e il “sono serio”. Nel frattempo, abbiamo anche creato contatto fisico, inizialmente in modo quasi casuale e neutro, poi facendo crescere la cosa sempre di più in modo molto naturale, fino a generare qualche sensazione. Come abbiamo detto, questo è il preludio al bacio.
L’interazione oscilla tra un metaframe del tipo: “voglio conoscerti perché potresti interessarmi” ed uno tipo: “so di piacere”. Entrambi sono perfettamente complementari, se ci pensate.
Direi che può bastare come inizio. Come ben saprete, questo punto del nostro percorso è quello dell’attrazione, dove si suscita interesse e si gioca a mostrare e nascondere ad intermittenza il proprio, di interesse.
Un ultima nota
Una volta attratta la persona che avete di fronte, potete benissimo provare a baciarla (teoricamente infatti si può andare con successo per il bacio anche solo 5 minuti dopo aver conosciuto una persona), se volete provateci, è solo positivo (parlo sempre anche per le ragazze). Ma se volete creare qualcosa di solido con la ragazza in questione, non andate immediatamente oltre, intesi?. ogni cosa a suo tempo. Altrimenti si rischia per passare per assatanati senza motivo, dato che il nostro scopo è creare un rapporto profondo, non c’è fretta di spingere sul sesso.
Se invece vi interessa solo il sesso, il discorso cambia, basta la sola attrazione e spingere sessualmente. In questo modo l’altra persona capirà benissimo le vostre intenzioni, e deciderà se concedersi o meno.
Non fatevi comunque assolutamente condizionare dalla reazione della ragazza al vostro tentativo di bacio.Potrebbe essere troppo presto e non c’è alcun motivo per demoralizzarvi.
Più avanti vedremo come arrivare a sedurre, nel vero senso della parola, e parleremo di quando è il momento in cui il bacio diventa essenziale per creare una profonda sintonia.
Infatti, dovete considerare l’attrazione come un qualcosa di molto volatile, è come la carrozza di cenerentola, a mezzanotte si trasforma in zucca se non state attenti.
Cosa significa?
Significa che dovrete arrivare a sedurre la persona che avete attratto, altrimenti una volta finita la serata, o comunque una volta separati da fattori esterni per un adeguato periodo di tempo, l’attrazione dovrà essere ricreata. non fate l’errore di pensare che la ragazza una volta attratta cadrà ai vostri piedi, avreste delle brutte sorprese.
Sia chiaro, non voglio creare nessun tipo di ansia da “attrazione svanita”, anche perché l’interesse che avrete suscitato, quello rimarrà comunque, semplicemente la prossima volta che la incontrate, dovrete “ricordarle” che è attratta da voi. Capito come si fa una volta, capite tutte.
Buona attrazione Ragazzi e Ragazze.
Il vostro,
aptero.
Libro Pratico Consigliato: