Seducere

E’ giunto il momento di trattare un argomento fondamentale, che ultimamente nella nostra comunità sembra riscuotere abbastanza problemi. oggi si parla di cosa significhi avere una realtà solida e di come questa sia fondamentale nella seduzione.

Questo discorso si riallaccia alle due lezioni precedenti riguardanti il Frame (che torvate qui & qui) e conclude deifnitivamente il capitolo Inner Game applicato all’Outer Game. Il resto delle lezioni riguardanti l’Outer saranno più di carattere tecnico.

Partiamo subito. Quando parlammo di frame e metaframe, si diceva di impostare fin da subito nell’interazione un frame (una “direzione” per così dire) al dialogo, che fosse funzionale alla seduzione, che ci portasse là dove volevamo, qualunque fosse il nostro scopo. Nonostante avessimo detto più volte che concetti come frame e metaframe non andassero applicati razionalmente nel momento in cui si sta interagendo con un’altra persona, pena l’uscita dal flusso naturale, molto spesso chi ci segue si è trovato a farlo, complicandosi la vita. ora chiudiamo il cerchio.

Se vi dicessi che c’è un modo MOLTO EFFICACE per avere sempre il frame adeguato alla seduzione, senza che voi vi mettiate coscientemente a deciderlo ed applicarlo? Si chiama, ancora una volta, SPONTANEITA’ nell’agire. ma non finisce qui. Se infatti siamo spontanei come abbiamo detto spesso la seduzione fluirà molto meglio, ma cosa accade se chi abbiamo davanti sembra non apprezzare la nostra spontaneità? Qui l’uomo medio si rifugia in ciò che sa fare meglio: REGAISCE. e lo fa nel modo più sbagliato, in entrambi i casi:

1) Prendendosela e chiudendosi a riccio - con il risultato che l’attrazione creata fino a quel momento cala rovinosamente a picco, e la ragazza istintivamente proverà sensazioni diverse: pena, noncuranza, ilarità. A seconda di chi abbiamo davanti. insomma nulla di utile in questo frangente per la seduzione. in questo caso la spontaneità va a farsi benedire e viene da attuare un comportamento difensivo, volto a salvaguardare la propria autostima (o il proprio ego, comunque vogliate chiamarlo). ci sono poi varianti di questa opzione, che sfociano in una risposta aggressiva da parte del ragazzo che sentendosi deriso/rifiutato/umiliato si mette ad insultare la ragazza (per carità, da evitare come la peste).

2) Adattandosi al feedback - quindi cercando di smorzare i toni, cercando di compiacere chi ha davanti, insomma in concreto smettendo chiaramente di essere spontaneo a favore di un comportamento mediato, volto alla ricerca di approvazione altrui, sperando in tal modo di piacere alla ragazza di turno.

Ma c’è un comportamento migliore, c’è un modo di agire che non spezza la nostra spontaneità d’intenti e genera addirittura attrazione negli altri. insomma, la botte piena e la moglie ubriaca, verrebbe da dire.

Come? Avendo una realtà interna solida. lo abbiamo già detto ma va ripetuto: cercare l’approvazione altrui, reagire al minimo feedback negativo, sono tutti sintomi di mancanza di equilibrio interiore. se stessimo bene con noi stessi non cercheremmo a tutti i costi di piacere agli altri. fino a qui nulla di nuovo. -A., come al solito tu la fai facile, come diavolo faccio a trovare l’equilibrio interiore? Devi cominciare a credere che quel che fai e quel che dici, è fantastico. devi credere in ogni tua manifestazione, non vergognarti dei tuoi istinti, non rifiutare la paura, abbracciala invece, accetta i tuoi momenti di debolezza, le volte in cui ti senti stanco e spossato e non ti va di fare niente. Qui la TEORIA DEI MOMENTI -ancora una volta- viene chiamata in causa. Nella scorsa lezione avevamo parlato di ACCETTAZIONE TOTALE e qui ritorna anche questo, dandoci una guida in più su come trovare l’equilibrio interiore. ognuno di voi dovrà torvare il suo modo di combinare tutto questo, di perdere gradualmente la necessità di cercare riferimenti esterni ed invece costruirsene di interni. le stesse PASSIONI, restano uno strumento fondamentale.

Togliamoci dalla testa che imparare a sedurre significhi migliorare noi stessi, è una gran puttanata. Imparare a sedurre singifica ritorvare noi stessi, significa riprendere contatto con i nostri bisogni, i nostri desideri, le nostre paure. Solo nel momento in cui ci riusciremo, solo quando accetteremo ciò che di noi vorremmo nascondere, allora potremmo dire di avere trovato l’equilibrio interiore e di non aver più bisogno di adattarci.

In tutto ciò la dimensione pratica resta la più importante, maestra di vita come mai nessuno potrà essere. Nella cultura hip-hop si parla di “strada” intesa come mondo reale, fatto di gioie e dolori, grandi rischi e paure con le quali è necessario convivere per andare avanti. di importanti lezioni di vita insomma, che non verranno mai apprese da chi si nasconde in una realtà finta, fatta di ricchezza ed apparenza, lontano dalla vita vera, in un progressivo assopirsi delle emozioni che conduce all’atarassia ed alla perdita di scopi. Noi non siamo così drastici, sapete quanto ami la moderazione, il giusto mezzo, per cui ci limitiamo a proporre ancora una volta la pratica come guida insostituibile per capire se stessi ed il mondo che ci sta attorno. Nessun giudizio di sorta, non è la quantità di ricchezza od il tenore di vita a fare un seduttore, come non è assolutamente detto che questi portino ad un progressivo annientamento della persona se adeguatamente bilanciati da valori fondamentali quali l’amicizia, l’amore e l’autorealizzazione personale. Finita questa piccola digressione, torniamo a noi. Pratica, ma con quale obiettivo in questo caso? Capire che possiamo davvero agire come vogliamo.

Quando conosciamo per la prima volta una persona il suo giudizio è sostanzialmente miope ed inattendibile, quindi sarebbe anche logicamente inutile affidarcisi. La prima impressione è passata di moda ormai dai tempi del medioevo. Capire che la nostra realtà (intesa come il nostro “modo di essere” o metaframe) è la cosa più potente che ci sia.

Ora arriviamo al punto focale della lezione di oggi: se saremo saldi nella nostra realtà, gli altri ne verranno attratti magneticamente. e l’attrazione schizzerà alle stelle. Le ragioni sono facilmente intuibili: essere interiormente equilibrati, significa comportarsi in maniera diretta e spontanea, senza scuse, e questa forza d’intenti -quantomai perduta dalla maggior parte degli esseri umani- è naturalmente attraente.

Quali sono le implicazioni pratiche di tutto questo? Immaginatevi di vedere una ragazza ed aver voglia di conoscerla. seguendo quel che sto dicendo potete andare da lei, approcciare con qualsiasi cosa vi venga in mente e soprattutto rimanere coerenti e saldi nelle vostre posizioni. Troppo spesso infatti quando il novellino si cimenta nel conoscere una ragazza, rischia di tornare a casa frustrato e deluso da approcci andati male a causa dell’acidità/stronzaggine della ragazza di turno, che risponde malamente all’approccio. Questo avviene perchè il novello si fa condizionare dlala risposta della ragazza, si fa risucchiare dalla sua realtà, invece che attrarla nella propria. Quindi va più o meno così: approccio-> feedback negativo della ragazza -> reazione del ragazzo con adattamento connesso -> 0 attrazione -> perdita di energia del ragazzo.

Ora, se il ragazzo ha un solido equilibrio interiore, le cose dovrebbero (almeno sulla carta) andare più o meno così: approccio-> feedback negativo della ragazza-> impassibilità del ragazzo che prosegue in linea con l’approccio-> la ragazza cede al frame, ed entra nella realtà del ragazzo-> l’attrazione sale-> l’energia anche.

Detto ciò, passiamo ad analizzare velocemente la cosa. Innanzitutto partiamo col dire che la ragazza di turno potrebbe dare feedback positivo fin da subito, quindi le cose sembrnao più semplici, ma in realtà qui casca l’altro 50% dei ragazzi. Se la prima risposta è positiva, non significa che non sia necessario avere un “core” solido e determinato. la riprova più facile di ciò che vi sto dicendo la trovate là fuori, quando vi rendete conto che un’interazione iniziata bene, è poi rovinosamente andata alla deriva, apparentemente per le più disparate ragioni: “non sapevo più cosa dire”, “non sono riuscito ad impostare il giusto frame, ho fatto la parte di quello che inseguiva”, “non sono riuscito ad instaurare il giusto grado di confidenza, era fredda”. La ragione invece è sempre la stessa: mancanza di sicurezza d’intenti. Perchè? Perchè basterà il primo feedback negativo (ma anche il secondo eh) nell’interazione, per farci sbarellare e trasformarci in assetati “approval seekers”. Bisogna invece imparare a desensibilizzarci da tutto ciò, facendoci scivolare addosso le reazioni altrui non funzionali alla seduzione, ma che anzi la ostacolano.

Precisazione necessaria: questo non significa -ancora una volta- che si debba pensare alla seduzione come a duna corrida in cui basta essere istintivi e caricare come un toro senza minimamente processare le risposte che ci vengono dall’esterno. Anche qui si cadrebbe nell’esagerazione, nel delirio di onnipotenza, con conseguenze rovinose. CI VUOLE MOPDERAZIONE. Ci vuole sì essere istintivi e spontanei, ma fino in fondo, lasciandosi trasportare dalle proprie intuizioni riguardo la reale portata die feedback negativi, così da poter discernere tra un po’ di acidità/test ed invece una chiara situazione di disagio della ragazza. Ma anche in quel caso, anche quando la ragazza si trovasse realmente a disagio in seguito ad un vostro comportamento, questo NON VI DA IL PERMESSO DI PENTIRVENE O SCUSARVI O GIUSTIFICARVI. Voi vi siete comportati così perchè vi andava (ripeto, rimaniamo nei comportamenti socialmente accettabili, senza scadere invece in quelli socialmente riprovevoli). quel che potrete fare in quei casi è semplicemente seguire ancor auna volta il vostro istinto, che riconosciuta la reale situazione di disagio provata dall’altro, vi spingerà a smorzare i toni, fare un pasos indietro per dare respiro all’interazione. insomma, sia ben chiaro che qui il raizonalizzare non c’azzecca nulla. è invece un lavoro più sottile, di sensazioni. e da dove arrivano queste sensaizoni, questa capacità di cogliere empaticamente l’altro? LA PRATICA. spingervi nelle interazioni a poco a poco vi darà modo di riconoscere feedback genuinamente negativi, e vi spiegherà pure come superarli.

Tornando a noi: Approccio-> feedback negativo della ragazza-> impassibilità del ragazzo che prosegue in linea con l’approccio-> la ragazza cede al frame, ed entra nella realtà del ragazzo-> l’attrazione sale-> l’energia anche.

Un altra precisazione da fare, riguarda l’impassibilità del ragazzo che prosegue con l’approccio e la conseguente accettazione da parte della ragazza della nostra realtà. fermo restando quanto detto appena sopra, questo è l’elemento cruciale, qui si compie lo switch che porta un’interazione non iniziata in modo perfetto, a generare attrazione. come mai la ragazza cmabia idea?, come mai si rabbonisce ed anzi viene attratta? Il meccanismo affonda le sue radici nelle caratteristiche che generano attrazione, di cui abbiamo parlato in lungo ed in largo qui nelle lezioni dell’Outer Game: l’attrazione della ragazza nasce dalla constatazione che chi ha davanti è sicuro di sè, è determinato, deciso in ciò che vuole. questa è tutta roba rara, oggi come oggi. Ma lsciando da parte l’effetto scarsità che già da solo spiegherebbe l’attrazione, va precisato che queste caratteristiche generano attrazione anche già solo pe ril fatto che rispondono in maniera sostanziale ai bisogni della donna, ed alla sua voglia di torvare qualcuno con cui possa lasciarsi andare, sapendo di trovare dall’altra parte un appoggio solido a cui abbandonarsi, e non un senzapalle incapace di curarsi di lei, di proteggerla, ma che anzi sa come prenderla, non s’impanica ad ogni suo capriccio ma sa riportarla nei ranghi quando esagera. Questo è il tipo di uomo che ogni donna vuole (ho voglia di generalizzare un po’ stavolta) ed è questo il tipo di uomo che attrae sempre e comunque, in qualsiasi contesto si torvi e qualsiasi tipo di donna abbia davanti. Alcune donne potranno non ammettere tutto ciò, potranno sostenere tutto il contrario, magari alcune non se ne rendono neppure conto (quante persone snano cosa realmente vogliono e cercano?) ma il più delle volte sapranno, nel profondo, che in fondo è così, per quanto cerchino a ragione emancipazione, hanno anche loro bisogno di sentirsi sicure e lasciarsi andare con qualcuno che abbia un adeguato grado di intelligenza sociale e sia quindi capace di realizzare i propri sogni ed avere successo nella vita (date alla parola “successo” l’interpretazione che volete, si parla in quetso caso di successo personale, inteso come autorealizzazione).

Quindi, poniamo caso che siete là fuori e andate a conoscere una nuova ragazza e lei sulle prime non risponde bene al vostro approccio. NON ANDATEVENE, continuate il vostro approccio restando impassibili e non lasciatevi affliggere dal suo feedback. siccome non reagirete, le farete capire che per voi è normale che lei vi dia ascolto. 90 su 100 che entrerà nella vostra realtà. c’è sempre quella ragazza ogni sera che potrebbe non cagarvi ugualmente, va mesos in conto e va fatto un bel NEXT. siamo uomini, non Dei.

Ok. mi sembra di aver sviscerato abbastanza il concetto, attendo commenti per hciarimenti, come al solito.

Un abbraccio miei cari

**A.

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