[Lezione 7#OUT] Come Approcciare.
Ok.
Dopo aver letto tutte queste lezioni, dopo aver interiorizzato tutto ciò che è stato scritto fino ad ora, vi starete chiedendo: ma come diavolo faccio in pratica a conoscere nuove persone?
Siamo qui a rispondere. In realtà è più semplice di quanto si possa pensare. Lo so, fin ora vi abbiamo messo l’acquolina in bocca, è giusto dare qualche primo consiglio pratico su “come fare”. Se ci avete seguiti fino a qui, e avete acquisito la corretta mentalità, le vostre azioni andranno alla grande.
Partiamo dal presupposto che siate fuori, in un luogo di ritrovo -bar, piazza, quel che volete- ricco di persone. Ora, tutto dipende dal grado di ansia/timore che nutrite nei confronti degli sconosciuti. Vorrei che faceste un piccolo test personale, provate a immaginarvi a parlare con qualcuno così dal nulla, vi sentireste a disagio? Vorrei che pensaste un attimo a che cosa vi frenerebbe dal muovere le gambe e rivolgervi a qualcuno che non conoscete nel luogo in cui siete.
I gradi possono essere i più disparati, c’è chi si trova ad essere timido persino quando saluta una persona nuova, chi non riesce a mantenere lo sguardo, chi non ha problemi a parlare con la gente ma quando incontra una persona nuova improvvisamente ha un vuoto e non sa cosa dire. Questo è importante, in base al vostro punto di partenza, ci sarà più o meno lavoro da fare.
Non c’è fretta, l’importante è continuare a fare piccoli passi avanti, col tempo e con i tentativi vi scoprirete sempre più sicuri di voi e approcciare sconosciuti diventerà per voi come bere un bicchier d’acqua, solo, molto più divertente. Ve lo dice uno che era timido, ci sono passato anch’io, quando vorresti conoscere la ragazza che sta due tavoli più in là ma sei frenato da mille pensieri, distruttivi e inutili.
Siamo esseri sociali, siamo fatti per interagire, condividere, relazionarci. Non farlo è contro natura, dobbiamo solo tornare a farlo, come quando eravamo bambini e parlavamo perfino con gli animali. all’inizio potrebbe essere dura, potreste arrivare a maledire voi stessi perché sarete inchiodati, per questo è importante fare anche piccoli passi, anche solo approcciare e poi salutare, senza continuare la conversazione, giusto per superare l’ansia, e vedrete che vi sentirete benissimo subito dopo, perché starete forzando un vostro limite. Poi serve solo costanza, continuare fino a che non ci prenderete la mano. Non cercate tutto e subito, andate per gradi e vi stupirete dei risultati.
Ma cominciamo col dire cosa è indispensabile riuscire a fare: come si approccia uno/a sconosciuto/a? In linea di massima l’importante è essere il più naturali possibile, quando ci si rivolge ad una persona nuova è importante avere un bel sorriso iniziale, questo vi renderà più amichevoli e abbasserà le difese dell’altro. E’ chiaro infatti che chiunque se si vede arrivare una persona mai vista, di primo acchito assumerà un espressione di difesa, si domanderà “ma questo cosa vuole?” Soprattutto nella nostra cultura, ci sono paesi in cui la situazione è ben differente, in meglio o in peggio.
L’idea è quindi quella di presentarsi subito come persone amichevoli, scherzose, all’inizio le battute sono una manna dal cielo, catturano l’attenzione. Ok, ma come fare all’inizio? Come attaccare bottone? In realtà non c’è la frase perfetta, potete però farvi furbi e sfruttare la situazione, ad esempio facendo domande contestuali, oppure semplicemente salutare con un “ciao!”, oppure ancora chieder informazioni su qualcosa, l’importante è iniziare a parlare, c’è sempre tempo poi di cambiare argomento. fate attenzione a COME dite le cose, NON tanto a COSA dite.
Potreste benissimo cominciare a raccontare un episodio che vi è capitato quel giorno, non c’è bisogno di giustificarsi, dove sta scritto che dobbiamo spiegare logicamente tutto ciò che facciamo? Rompete le righe, uscite da quel bisogno di coerenza logica che ammazza ogni tipo di creatività. davvero, è fondamentale essere rilassati, avere un linguaggio del corpo aperto e propositivo (non state ingobbiti! ahahah). Non tradire insicurezza, altrimenti verrà notato in tempo 0 e farete una brutta impressione con conseguente scarso interesse di chi avete approcciato.
Ok, facciamo un paio di esempi chiarificatori. Sei un ragazzo (ma questo vale anche al contrario) sei in un bar, vedi una ragazza che ti ispira, vai verso di lei in modo tranquillo, prendi il tuo tempo, mentre ti avvicini tieni lo sguardo su di lei, Non lo distogli, se comincia a guardarti, accenni un sorriso, poi, arrivi di fronte a lei, sta parlando con un’amica, ti rivolgi a entrambe, le saluti e..
_-chiedi loro se conoscono il barista perché vorresti bere ma ahimè hai finito i soldi, e magari loro riescono a corromperlo -fai finta di notarle per caso passandoci di fianco e chiedi loro se sanno quando chiude il locale -chiedi loro se sanno qualche cocktail strano che sei stufo dei soliti -chiedi loro se sono migliori amiche, perché fanno troppo delle espressioni simili -vuoi chiedere una sigaretta? fallo! _
Questi sono solo esempi, non importa cosa dici, anche se banale, l’importante è dirla in modo tranquillo e senza preoccuparsi della reazione che provochi. Questo è fondamentale. Meno ti preoccuperai della loro reazione, più sarai tranquillo e sicuro di te e di quel che dici. Va male? Ti ci fai una risata tornando dai tuoi amici. Cos’hai davvero da perdere? Te lo dico io, perdi un sacco di divertimento e adrenalina se non vai a parlarci. L’importante è andare per gradi, quando ti sentirai sicuro ad approcciare, passa al livello successivo: mantenere una conversazione cambiando argomenti più volte.
L’ultimo punto che vorrei trattare oggi è la differenza nell’approcciare un gruppo di due persone (ad esempio due amiche) rispetto ad un gruppo più ampio (magari un tavolo di 2 ragazze e un ragazzo). In quest’ultimo caso, se sei un ragazzo, è molto utile rivolgersi inizialmente al ragazzo del gruppo, essere socievole e scherzoso con lui prima che con le ragazze, questo perché il ragazzo potrebbe altrimenti sentire attaccato il suo gruppo e quindi reagire male al tuo ingresso. meglio quindi portarlo dalla tua parte. ma delle dinamiche di gruppo ci occuperemo prossimamente.
Per ora mi piacerebbe provaste a superare la paura dell’approccio, esercitandovi a chiacchierare con chiunque vi capiti sotto tiro.
Allenatevi ad essere super socievoli, ad imbastire conversazioni con chiunque, con la commessa di un negozio, con il barista, con chi vi è seduto vicino al bar, con incontrate quando uscite di sera, con tutti, sempre. Educarsi ad essere socievoli, è davvero importante, e ci fa sentire molto meglio. E’ l’unico modo che conosco per superare la timidezza. mettetevi nell’ottica di dare amore, di dare del vostro parlando con gli altri, iniziando discorsi, raccontando della vostra vita, della vostra personalità, del vostro modo di pensare, di ciò che vi appassiona, e vedrete che approcciare la ragazza (o il ragazzo) che desiderate diventerà molto più semplice. parola mia ;) un abbraccio miei cari
p.s. ricordo a tutti che per un approfondimento sull’attitudine migliore per approcciare, è indispensabile leggere l’ormai famoso ebook dello Spagnolo: “Non me ne frega una ceppa”
aptero.
Libro Pratico Consigliato: