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Torniamo con questo articolo altamente motivazionale che è un Must-Read per ogni seducerino.

GO!

Non hai capito niente se hai paura di dire una cosa e ottenere come reazione lei che ti guarda male.

Sia che succeda quando vai a conoscere una donna, sia che succeda quando l’hai già conosciuta, qualora accada è la più grande figata di tutti i tempi.

Hai fatto uscire dalla trance dello zombismo medio quotidiano una persona.

Le hai regalato una quantità di energia che potrà spendere in altro.

Se ti guarda male sei un uomo.

Perché solo gli uomini hanno il coraggio di farsi guardare male.

Se ti guarda male sei un figo.

Perché solo i fighi hanno il coraggio di rischiare un numero di volte e poi godere delle volte in cui.. ti fa gli occhioni dolci.

Sei un illuminato, perché sei uscito dalla buia caverna della paura in cui tutti gli altri vivono COSTANTEMENTE.

Hai deciso di fare una cosa e l’hai fatta nonostante fosse rischiosa o avessi paura.

Congratulati con te stesso in misura MAGGIORE quando ti guarda male, perché le volte in cui ti guarda male e se ne va, sono le volte che ti fanno crescere.

E sì ti farà male, proverai dolore per pochi secondi dopo che ti avrà guardato male, ma come ogni sensazione dopo poco passerà.

Vale per tutte le sensazioni.

Un’emozione purtroppo ma anche per fortuna, non può esistere per sempre perché la biochimica del corpo cambia in base alle cose che facciamo.

Devi essere PIU’ CONTENTO quando ti guarda male rispetto a quando ti fa gli occhioni.

Perché…

gli occhioni non ti fanno imparare niente.

Ti devi lamentare quando la cosa è andata alla grande, perché sai che non sei cresciuto. E non hai imparato NULLA.

Credimi se hai avuto donne che nella vita ti hanno guardato male hai anche avuto donne che ti hanno guardato estasiate.

Gli uomini che non sono stati guardati male, sono sfigati.

Sfigati che non hanno mai provato. E non hanno avuto né donne che li hanno guardati male, né che li hanno guardati con fervente desiderio.

Perché è impossibile provarci, e non farsi guardare male un certo numero di volte.

Superare quelle volte ed accorgersi che in realtà NON E’ SUCCESSO NIENTE, e anzi ora hai una storia in più da raccontare, è proprio ciò che ti farà guardare con gli occhioni dolci dalle altre.

Devi accettare tutto il pacchetto.

FATTI GUARDARE MALE.

Dì una cosa pessima.

Una cosa da inopportuna.

Una cosa che poi ti chiederai: “MA PERCHE’ L’HO DETTA?”

La cosa più inefficace che ti sia mai uscita dalla bocca.

E FATTI GUARDARE MALE.

Loro non sanno che tu sei un seducerino.

E’ una cosa che serve A TE, non a loro! Loro non possono capire.

E ringrazia quelle ragazze.

Ti hanno appena fatto diventare più forte.

Più forte!

E più lo fai, più diventi forte, ad un certo punto diventerai più forte di tutti i tuoi amici,

più forte di tutte le persone che conosci.

Ad un certo punto cominceranno a chiamarti pazzo o folle o pagliaccio. Ma è un complimento.

E’ proprio grazie a tutte quelle ragazze che ti hanno guardato male e/o se ne sono andate che sei diventato libero.

Devi ringraziare loro!

Non devi ringraziare quelle ti hanno fatto gli occhioni. Loro non ti hanno insegnato niente.

Hanno solo gratificato il tuo ego per qualche minuto.

Cosa che ci vuole qualche volta eh.. senza dubbio.

Ma le storie divertenti sono quelle in cui al supermercato hai detto sorridendo ad una ragazza nel reparto ortofrutta, impugnando un cetriolo “MANI IN ALTO!”

E lei ti ha guardato malissimo e se n’è andata, o è diventata rossissima e ha accelerato il passo.

Non quelle in cui hai conosciuto un’amica di amici, siete usciti e adesso ci stai insieme.

Perchè ragazzi senza fare STRONZATE per il puro gusto di farlo, la vita COS’E?

COSA RIMANE?

Studio, lavoro, pensione, morte?

No, mi dispiace, non ci sto.

Ci dev’essere qualcosa di meglio.

Qualcosa di più degno.

E non è certo quello che ci consigliano loro in TV, o gli amici che si vergognano di passare per stupidi.

Ora pensa, da dietro il monitor io posso dire se tu che stai leggendo faresti mai una cosa simile alla scena del cetriolo o meno.

Sai come?

Se sei un tipo che lo farebbe, ti sei immaginato ridacchiante e col sorrisetto bastardo dopo la scena mentre rimetti il cetriolo a posto.

Se sei un tipo che avrebbe paura di farlo, ti sei immaginato piccolo piccolo mentre ti guardavi intorno per scoprire se qualcuno avesse visto la scena, e ti stesse giudicando.

Nel primo caso il tipo fa quello che vuole senza farsi comandare dalle proprie paure, ed anzi creando la sua storia personale durante la giornata, diventa il creatore, diventa Dio, che poi è l’unico modo di dare un senso alla vita stessa e non lasciarla passare noiosamente come tutte le altre.

Nel secondo caso il tipo in questione prende tutte le scelte della sua vita con lo stesso metodo: gli altri stanno guardando?  Mi stanno giudicando? Allora meglio fare bella figura.

E’ uno zombie.

Il 99% della gente lo è.

Ed ha sempre vissuto così.

Ecco perché il 99% non combina granchè nella vita.

Il 99% vive per gli altri.

Voi direte: “beh allora è buono e generoso”

No no no…

Lui vorrebbe vivere per sé, e pensa di farlo. Ma non si accorge di vivere per gli altri.

Quando compra le ultime Converse che ha visto in TV “Make them yours” lui pensa di volerle andare a comprare per sé, perché così sarà più figo, ma in realtà lo fa perché sarà più figo agli occhi di chi? Agli occhi degli altri.

La situazione peggiore di tutte: pensare di vivere per sé, ma in realtà vivere per gli altri.

Non vi sembra… degno di un film dell’orrore?

Vivi DAVVERO per te, se ti crei le tue situazioni di divertimento.

Se crei episodi che fanno imparare qualcosa a TE IN PRIMIS.

Episodi che hai creato tu e dei quali potrai raccontare, ora, e quando sarai grande e avrai figli o nipoti.

Quelli saranno i momenti fuori dal comune oltre che quelli degni di essere vissuti, e di essere raccontati.

Non quelli in cui hai fatto la stessa cosa che avrebbero fatto tutti gli altri.

Non racconterai ai tuoi nipoti della volta che sei uscito per una birra con gli amici, e avete commentato le donne che passavano senza fare niente.

Racconterai di quella volta stranissima in cui sfottendo una sconosciuta a un concerto, anche se ti guardava, per un’incredibile serie di coincidenze ti sei ritrovato nei camerini della tua Rockband preferita.

E non ti aspettare che sia facile, sarà sempre una sforzo quello che dovrai fare.

Ma penserai o così, o la vita passa nella noia e nello sconforto.

Fai ciò che fa imparare qualcosa a TE, senza filtrarlo con quello che potrebbe piacere agli altri.

E ATTENZIONE!

Quello che fa imparare qualcosa a te NON E’ QUELLO CHE TI FA SENTIRE BENE.

Altrimenti masturbarsi sarebbe altamente produttivo.

Al contrario: impari quando fai qualcosa al di fuori della tua zona di comfort.

Ricorda se sei a tuo agio stai morendo, se sei a disagio stai imparando qualcosa!

Deve cominciare a piacerti stare a disagio.

Ogni volta che hai l’occasione di fare una figura di merda, COGLILA.

Dì alla ragazza carina che ti trovi accanto mentre scegli i vestiti in un negozio: “Giao di vognevo cognoscereh” stile Forrest Gump, con i denti in fuori la mano estesa a metà e le ginocchia e i piedi rivolti verso l’interno (ma sempre col sorriso).

La sera dirai ai tuoi amici: “ahah stamattina vedo una carina con la coda dell’occhio accanto a me che sceglieva tra i jeans, mi arriva vicino, mi giro faccio:‘Giao di vognevo cognoscereh’ nel modo più ritardato della storia… ecc…

Oltretutto il piacere agli altri è UNA MERA SPERANZA.

Invece piacere a te stesso, inventarti situazioni per divertire te stesso, imparare qualcosa di nuovo, oltre che un atto creativo, E’ UNA CERTEZZA.

Tu sai se ti sei divertito. Tu sai se hai imparato qualcosa di nuovo. Tu sai se sei cresciuto e hai superato il dolore.

Al contrario non sai mai se agli altri sei piaciuto veramente, e soprattutto se sei piaciuto a tutti, nè se la cosa durerà.

ABBANDONA la strada del vivere per gli altri.

Vivi per TE STESSO.

E ciò non significa neanche essere egoisti:

UNO. Perché una persona più soddisfatta di sé stessa è anche molto più propensa a fare del bene agli altri, rispetto ad una incazzata con il mondo.

DUE. Perchè quando sei soddisfatto di te stesso, farai piaceri e generosità agli altri senza aspettare nulla in cambio. Mentre quando non sai chi sei, e non ti piaci, qualora tu faccia un favore vuoi vedere sempre come gli altri rispondono: se ringraziano e se te ne sono grati.

Aiutare una persona anziana ad attraversare o a portare le buste della spesa, magari con lei che risponde male, può essere altamente potenziante.

Passare una giornata in campagna a raccogliere le olive e capire cos’è il lavoro duro, non ne parliamo.

Ogni volta che fate una cosa accettate qualsiasi esito, gli esiti in cui va a cacchio, sono quelli che andrete a raccontare divertendovi con gli amici.

Del tipo sta vecchia stamattina vado per aiutarla con i pacchi della spesa, si gira e mi dice: “Vatti a trovare un lavoro!”.

Sono storie di vita, che oltre a rendere la vostra vita più interessante, e a rendervi più affascinanti, vi rendono più POTENTI E LIBERI.

Perchè non è la sensazione piacevole o spiacevole che provate durante le cose che accadono quella che vi fa crescere, è imparare che qualunque sia la sensazione che provate, poi quella passa.

Quindi capire che siete in grado di superare qualunque stress, qualunque tensione.

Quello vi rende più forti, e con l’esperienza inarrestabili.

Oltretutto in questo modo, cioè mettendoti in situazioni sempre nuove, impari ad avere a che fare con tutti.

E impari ad avere a che fare CON TE STESSO. Che spesso è il più grande rompicoglioni di tutti.

ALLORA CREA SITUAZIONI NUOVE.

Mettiti in situazioni che poi saranno divertentissime storie da raccontare, o esempi di vita.

CREA.

Vuoi essere un’artista?

Ormai lo sognano tutti.

(Ci hanno resi tutti uguali perfino nei sogni, non è raccapricciante?)

Allora fai l’artista della tua vita, crea e immagina le situazioni, impara e diventa più forte grazie ad esse.

Ogni volta che hai paura di qualcosa pensa a come renderla divertente e buttati.

Poi avrai una storia fantastica da raccontare, oltre che un esempio utile da regalare.

Saluti e Baci.

p.s. ricordatevi che Seducere vive solo grazie al Passaparola, quindi se vi è piaciuto l’articolo o vi ha fatto imparare qualcosa, condividetelo su facebook, commentate e iscrivetevi alla newsletter.

Altrimenti:   COL  C*O  CHE  CONTINUIAMO  A  SCRIVERE.**


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