[Lezione 19#IN] “Perché Non Sono Particolarmente Bravo in Niente?” (Come Scoprire I Propri Talenti)
L’ultima volta abbiamo parlato di cosa sono le passioni.
Ma non abbiamo spiegato una cosa fondamentale.
Come si trovano le passioni.
Come si fa a capire quali sono davvero le cose che ci animano quando le facciamo, che ci danno una bella e sana botta di vita e che ci fanno godere di essere qui su questa terra?
Ognuno ha una fiamma interiore, che deve solo aizzare, ognuno in base alla sua educazione, alle sue esperienze, e alle sue aspettative, ha maturato dentro di sé il germe di una o più passioni.
E’ davvero difficile per noi figli di quest’epoca in cui si ha tutto a disposizione, non vivere in uno stato larvale, per un semplice motivo.
Seguitemi in questo ragionamento:
Cosa vuol dire avere una passione?
Vuole dire essere animato da qualcosa, vuol dire appunto muoversi verso una direzione in base ad una certa motivazione, vuol dire creare una strada quando non c’è, perché si crede fortemente che la vita sarebbe migliore se quella strada ci fosse.
Vuol dire che bisogna combattere e farsi il sedere per ottenere ciò che si vuole.
Ora la nostra generazione come spiega bene Tyler Durden nel film Fight Club, non ha dovuto combattere per nulla, assolutamente.. per nulla. Abbiamo avuto TUTTO.. TUTTO ciò che chiedevamo, anche se sembra sempre ci manchi qualcosa. Ma non abbiamo avuto nulla per cui combattere, nulla da cambiare, e soprattutto non abbiamo voglia di farlo. (n.d.r questo articolo è stato scritto nel 2008 prima della Crisi Finanziara, si spera che ora sia cambiato qualcosa).
Lo scotto da pagare per l’estremo benessere, è l’estrema pigrizia mentale, e l’estrema standardiddazione dei comportamenti.
Come si può quindi trovare una passione se non abbiamo nulla che ci manca?
Oggi, noi viviamo nell’era dell’informazione.
Abbiamo accesso a TUTTO LO SCIBILE UMANO: basta semplicemente una connessione internet ed un pc.
Youtube e Wikipedia fanno il resto.
Inoltre la TV è vero rincoglionisce per il 98% del tempo ma durante il 2% regala stimoli, ok soprattutto culi e tette… vabbè allora diciamo durante l’1% del tempo regala stimoli utili per scoprire le proprie passioni, o almeno per farsene un’idea. Poi come sempre la vita vissuta è insostituibile, non capirai MAI qual è davvero la tua passione se prima non la provi in prima persona.
Io fino a pochi anni fa credevo di non eccellere in niente, non mi ero accorto che invece eccello in quello che sto facendo: cioè scrivere degli argomenti che amo e di cui sono un’enciclopedia vivente.
Quand’è infatti che si eccelle in qualcosa?
Quando si sente una spinta naturale ed irresistibile ad approfondire quel qualcosa sia esso uno sport, un mestiere, un argomento scientifico ecc..
Io per esempio sento la spinta a studiare gli argomenti di cui scrivo qui sopra, quasi continuamente, senza che nessuno mi imponga di farlo, e la mia mente è quasi sempre settata sugli aspetti della mia passione.
Se invece non vi importa di che materia sia: se la studiate per un esame o per un’interrogazione, risulta noiosissima e finite per odiarla.
Sono informazioni che voi non avete richiesto, e non sentite il bisogno di raccogliere, per sentirvi o vivere meglio.
Non ve le siete andate a cercare voi, non è stato il vostro demone personale a suggerirvi di andare ad informarvi su quegli argomenti.
Ecco perché il vostro demone si ribella. E fa di tutto per ostacolarvi in quello che proponete di fare perché gli altri ve l’hanno chiesto. E qui ci vuole tanta forza di volontà se proprio dovete portare a termine quel compito.
Ognuno di noi ha il suo demone personale.
Niente a che vedere con l’esorcista.
Il demone è un concetto greco, Socrate ad esempio parla spesso del suo demone, e diceva di essere contentissimo di averlo perché gli consigliava spesso cosa fare e lo avvertiva in anticipo se qualcosa avesse potuto andare storta.
La nostra missione in vita come esseri umani, ciò che ci darà più soddisfazione di tutto il resto, è il riuscire a coniugare e sviluppare i seguenti 2 punti:
1. Coltivare, Esprimere e far esplodere i tratti tipici del proprio genere
2. Combattere per realizzare i propri progetti di vita
Se ti senti MASCHIO, e lo percepisci veramente, ti senti a tuo agio con il mondo, ti muovi meglio attraverso di esso, il compito che hai è sviluppare e coltivare la tua MASCOLINITA’. E’ ciò che madre natura ci chiede.
Stessa cosa se sei contenta e orgogliosa di essere DONNA.
Reclamate e sviluppate le caratterstiche della vostra sessualità!
Perciò sentitevi liberi di “TOCCARE SEMPRE TOCCARE” e di esprimere i vostri desideri sessuali liberamente.
Quando poi hai trovato ciò che davvero vuoi realizzare, la depressione è lontana, perché adesso hai un obiettivo, hai qualcosa per cui provare emozioni, qualcosa per cui piangere, ridere, infervorarti, commuoverti .. insomma VIVERE. Non vegetare.
Come fai allora a scovare dove si nasconde il tuo demone personale?
Esci di casa e prova, non potrai mai sapere di cosa si tratta.
Cosa potrebbe essere?
Suonare la chitarra?
Conoscere a menadito la musica rock e diventarne esperto e critico?
Scrivere?
Correre in una macchina su un circuito?
Fotografare?
Riprendere con la videocamera?
Andare sullo snowboard?
Cercare la cura per l’aids?
Costruire una nuova teoria matematica?
Finchè non le provi non lo saprai mai!
Ed attenzione non credere che se non ci riesci le prime volte, la cosa non faccia per te.
Il talento è nascosto nella voglia di riuscire in quella cosa.
L’importante non è riuscirci sempre, l’importante è sentire quella spinta che ti farà stare a contatto col tuo demone ogni giorno, diverse ore al giorno. Solo così capirai dove sbagli, migliorandoti costantemente.
Fatti queste domande:
A cos’è che mi ritrovo a pensare spesso nel corso della giornata? Cos’è che mi ritrovo a FARE spesso nel corso di una giornata? Riguardo cosa mi ritrovo a fantasticare nel corso di una giornata?
Ebbene se per esempio vi ritrovate costantemente per mesi e mesi a fantasticare come sarebbe bello, suonare da DJ in discoteca, beh probabilmente serbate in voi questo talento nascosto.
Un’altra cosa utile da chiedersi è: cos’è che avevo notato di particolare di me stesso quand’ero bambino o ragazzino?
I bambini, specialmente i preadolescenti, al contrario di ciò che si pensa, si auto-analizzano molto, ma lo fanno in un modo divertente produttivo e giocoso. Non è un guardarsi dentro da filosofo depresso, è un cercare di capire: “cosa mi rende diverso dagli altri bambini?”.
Per esempio, nel mio caso, mi sono accorto che quando ero piccolo ho sempre osservato tantissimo la gente per cercare di trovarne gli schemi ricorrenti di comportamento. Lo fanno un po’ tutti. Ma io l’ho sempre fatto più degli altri. E spesso ero arrivato a conclusioni che solo dopo diversi anni ho potuto confermare scientificamente con i miei studi.
Una volta a 5 anni, ebbi un’esperienza fortissima, quasi catartica: mi portarono a vedere lo spettacolo di un ipnotista, rimasi così scosso, che quella notte, non riuscii a dormire, perchè senza volerlo mi autoipnotizzai ad avere caldo, tanto che la pelle mi scottava, e quando mi misurarono la temperatura, segnava 38. Vomitai per la paura, e non mi scorderò mai quell’esperienza.
In ogni caso la mia tendenza naturale dei primi anni di età, ad essere interessato ad argomenti come psicologia, ipnotismo, ed in generale come funziona la mente umana, mi ha fluidamente, segretamente, e naturalmente portato dopo diversi tentativi, ad interessarmi pian piano alla psicologia e a capire che il mio più grande demone da far esplodere era quello.
Spero di avervi ispirato in qualche modo a scoprire il vostro.
Sull’argomento c’è un’ottima intervista ad Umberto Galimberti che vi linko qui sotto.
Godetevela:
https://www.youtube.com/watch?v=GJ5jCVri8FE
Biblio:
il libro di Galimberti che parla di questi argomenti e di come far esplodere il proprio demone personale se vi interessa è questo: